Quali sono i format più adatti a una piattaforma come Twitch? Se lo chiedono negli Stati Uniti i nostri amici americani. A differenza di quel che sta avvenendo in Italia, dove si cerca di traslare sulla piattaforma di Amazon format già esistenti sui media generalisti, negli Stati Uniti hanno capito che ogni canale ha le sue peculiarità. Ed è così che Twitch si sta avventurando su un terreno rischioso ed estremamente competitivo come quello dei programmi basati su una sceneggiatura, con l’aggiunta di un “tocco interattivo”.
ARTIFICIAL – L’esperimento, molto interessante, prende il nome di “Artificial”: un’insolita serie di fantascienza trasmessa in diretta dalla piattaforma di streaming, in cui gli spettatori aiutano a decidere la trama attraverso chat e sondaggi online.
TRAMA – “Artificial” racconta la storia di un ingegnere che crea una donna robot e vorrebbe renderla più umana. La serie è stata ideata da Bernie Su, produttore noto per lo storytelling innovativo su progetti vincitori agli Emmy, ed Evan Mandery, scrittore e professore di legge. “Abbiamo senza ombra di dubbio dato vita a un nuovo format”, ha dichiarato Su.
INTERATTIVITÁ – Attraverso le funzionalità di livestreaming e di chat box su Twitch, il pubblico può interagire direttamente con lo spettacolo. Gli attori ricevono infatti domande da un gruppo selezionato di spettatori che condividono commenti sulla storia. Grazie a loro, la sceneggiatura può cambiare da un momento all’altro, anche pochi minuti dopo le indicazioni del pubblico.
CARATTERISTICHE, DURATA E ASCOLTI – Pur comprendendo flashback e scene preregistrate, ogni puntata presenta diversi elementi di trasmissione dal vivo. La prima stagione della serie, che si snoda lungo episodi settimanali della durata di 35 minuti, si è conclusa totalizzando una media di 9.000 spettatori a puntata.
CONQUISTARE I GAMER – “Artificial”, fruibile gratuitamente, rappresenta il primo di una serie di spettacoli che mirano a colmare il divario tra Hollywood e i gamer, i quali, notoriamente, non guardano molta televisione.
GLI INTROITI DI TWITCH – Come sappiamo, i guadagni di Twitch provengono da annunci pubblicitari, vendite di giochi, abbonamenti, merchandise e beni virtuali chiamati “bit”. La società condivide le entrate con partner e affiliati.
PERCHÉ MOLTI IGNORANO TWITCH? – Per ora alcuni inserzionisti hanno ignorato la piattaforma perché rivolta a un target troppo ristretto: più della metà degli utenti dai 18 ai 34 anni trascorre in media 95 minuti al giorno a guardare giochi dal vivo su Twitch.
UN PRIMO PASSO – Programmi come “Artificial” potrebbero far cambiare idea agli inserzionisti. Anche perché il pubblico di Twitch, così giovane, potrebbe non essere raggiungibile su altri canali.
QUALI GENERI FUNZIONANO? – Da tempo il co-fondatore di Twitch, Kevin Lin, e i dirigenti dello studio discutono su come fare ad accattivarsi questo target. Dal dibattito è emerso che i generi che potrebbero funzionare su Twitch sono fantascienza, horror e anime. Lin ha tuttavia dichiarato di essere aperto ad altre possibilità.
PAROLA D’ORDINE, SPERIMENTARE – L’esplorazione da parte di Twitch del terreno dei contenuti non di gioco è iniziata tre anni fa. La società ha perfino dovuto creare nuove categorie per rendere più semplice la classificazione di argomenti non legati al game, come viaggi e cibo. Twitch ha inoltre sperimentato maratone in streaming di alcuni spettacoli, tra cui “The Joy of painting” dell’artista Bob Ross e alcuni anime.
IDEE NATE DA UN SUCCESSO – La maratona di Ross, in particolare, ha attirato 5,6 milioni di spettatori nel 2015, molti dei quali hanno partecipato alla live chat. Proprio dal successo riscosso da quello spettacolo, è nata l’idea di proporre format originali. Resta da vedere se gli utenti di Twitch apprezzeranno davvero e fino in fondo i contenuti non di gioco.