Molti giocatori hanno deciso di boicottare Final Fantasy 16 perché il videogame di Square Enix manca di diversità.
Final Fantasy 16 è uscito il 22 giugno. Ambientato in un mondo ispirato all’Europa del Medioevo ha ricevuto diverse critiche dai fan e da alcune riviste di settore perché non ci sono neri tra i personaggi del gioco.
Il produttore Yaoki Noshida si è giustificato, affrontando questa mancanza di diversità in un’intervista con IGN, ma i suoi commenti hanno attirato ulteriori critiche. Yoshida ha infatti dichiarato che, essendo il mondo di Valisthea ispirato all’Europa del Medioevo, “non sarà mai così diverso come la Terra moderna”. Tutto ciò, ha proseguito, si addice alla “natura isolata di questo regno. ”
Il produttore ha aggiunto che incorporare la diversità etnica in Valisthea è importante, ma, a suo avviso, un’eccessiva incorporazione in questa terra potrebbe causare una violazione dei confini narrativi che lo studio ha stabilito. “La storia che stiamo raccontando è fantasia, sì, ma è anche radicata nella realtà”, ha spiegato Yoshida. Il suo desiderio è che i giocatori si concentrino meno sull’aspetto esteriore dei personaggi di Final Fantasy 16, focalizzandosi piuttosto su chi sono come persone.
Per molti fan la risposta di Yoshida alle critiche ricevute è stata deludente, anche perché, hanno fatto notare, nell’universo di Final Fantasy ci sono già diversi elementi non adatti al periodo storico in cui è ambientato il gioco. Altri ancora hanno messo in evidenza come, in epoca medioevale, le persone di colore esistevano già.