Il picchiaduro semplice e insieme innovativo di Riot Games sarà giocabile per la prima volta al più grande torneo di fighting game al mondo.
Riot Games ha annunciato che Project L, il suo picchiaduro in sviluppo pronto a diventare il nuovo fenomeno esportivo, sarà giocabile da parte del pubblico per la prima volta in assoluto all’Evolution Championship Series (EVO) 2023.
Annunciato proprio all’EVO nel 2019, questo gioco promette molto bene non solo perché vede protagonisti i personaggi di League of Legends trasformati in lottatori da fighting game in 2D ma anche perché ha un innovativo sistema di combattimento due contro due. Avete presente quando nel wrestling un giocatore dava il cambio al suo compare per riempire meglio di botte l’avversario? Ecco project L sarà simile e potrà essere giocato sia da due giocatori per ciascuna squadra sia in 1v1 con i combattenti che si scambiano ma vengono controllati dallo stesso player.
Tom Cannon, executive producer del gioco, ha detto nel suo diario di sviluppo: “Dall’inizio di questo progetto, abbiamo pensato che se volevamo creare un picchiaduro, avremmo dovuto portare qualcosa di nuovo al genere. Stiamo investendo in alcune grandi idee che speriamo sbloccheranno nuovi tipi di divertimento per i fan dei picchiaduro. Project L, infatti, non è solo un gioco di combattimento basato tag-team, è un gioco di combattimento basato su squadre di 2 contro 2. Ciò significa che squadre di due giocatori possono affrontarsi insieme nella stessa partita con ogni giocatore che pilota un singolo campione. Stiamo costruendo un gioco in cui puoi giocare sia con i tuoi amici che contro di loro”.
Shaun Rivera, il game director, ha spiegato più nel dettaglio il funzionamento delle meccaniche di scambio dei giocatori: “Il gioco a due funziona un po’ come il wrestling di coppia. Un giocatore controlla il campione sul ring e l’altro aspetta fuori dallo schermo che il suo compagno di squadra trovi il momento giusto per farlo intervenire. Nel nostro ultimo aggiornamento, abbiamo presentato alcune delle nostre meccaniche di tag, tutte progettate da zero per incoraggiare il lavoro di squadra: condividere vittorie, sconfitte, eseguire combo insieme o salvare il vostro partner in un momento ad alto rischio sono solo alcuni dei nuovi modi in cui potrete provare il gioco in coppia. Project L supporterà i matchup 1v1, 2v2 e persino 2v1. Quindi i giocatori solitari non hanno di che preoccuparsi, potrete comunque giocare controllando entrambi i campioni contemporaneamente”.
Ci sono importanti novità strutturali in arrivo per Project L perché l’accoppiata di campione non sarà assolutamente un fattore secondario. Rivera continua: “Qualunque sia la vostra configurazione, i nostri sistemi sono progettati per essere fluidi e gratificanti per i giocatori sul palco e fuori dallo schermo e questo ha inizio prima ancora di entrare in una partita. Prima dell’inizio del gioco, ogni squadra può scegliere di personalizzare il modo in cui i propri campioni giocano insieme con qualcosa che chiamiamo il sistema Fuse. Così puoi scegliere tra potenti sinergie che cambiano lo stile di gioco del tuo duo e consentono davvero all’espressione del giocatore di brillare. Voglio raccontarvi di un Fuse chiamato 2x Assist. Questo consente alla tua squadra di lanciare due assist uno dopo l’altro invece di uno solo: con ogni campione che ha due assist c’è molto da con cui sperimentare, ma potrete sempre cambiare Fuse per la partita successiva e scoprire cosa funziona meglio”.
I fortunati che potranno andare ad assistere all’EVO dal vivo potranno provare la prima demo giocabile di Project L. I personaggi che sono stati rivelati, per ora sono Ekko, Ahri, e Darius con un quarto che verrà mostrato al torneo perché gli sviluppatori parlano di “quattro personaggi giocabili”. Ora non resta di aspettare i resoconti dei molti proplayer che saranno presenti per capire se siamo di fronte al prossimo fenomeno esportivo nel mondo dei fighting game.