Abbiamo provato una versione alpha di Dragon’s Dogma 2 per capire se lo spirito della saga è ancora intatto: la risposta è assolutamente si.
Da quel poco che siamo riusciti a vedere in un’ora di gioco (divisa tra un arciere al livello 5, un guerriero al livello 15 e un ladro allo stesso livello) è evidente che l’arma più forte di Dragon’s Dogma 2 è il cadavere di un goblin. Visto che nel gioco di Capcom è possibile afferrare e lanciare chiunque e qualunque cosa, ci siamo ben presto accorti che tirando contro un nemico il cadavere di un goblin gli infliggevamo una quantità di danni spropositata generando, simultaneamente, un grossissimo sorriso sul nostro volto.
Se avete amato il primo Dragon’s Dogma, almeno a livello di atmosfera e meccaniche, questo secondo capitolo si prospetta come un degno seguito capace di portare avanti la storia di questo atipico universo fantasy. Se, invece, siete alla ricerca di un bel gioco ad ambientazione Fantasy in cui dare sfogo alle vostre stramberie più folli, allora Dragon’s Dogma 2 si prospetta come il parco giochi ideale per chi vuole divertirsi con assurdità.
Il sistema di gioco a base di pedine (dei compagni controllati dall’IA che potenziano, curano e combattono al fianco del protagonista controllato dal giocatore) resta un’innovazione sensibile rispetto al modo di fare RPG alla Bethesda in cui ci si ritrova soli contro il mondo. Questi compagni di squadra danno indicazioni, raccontano storie, combattono e spiegano eliminando molti elementi fastidiosi dell’interfaccia e rendendo l’esplorazione e gli scontri molti più naturali, quasi fossimo stati in un party di Dungeons and Dragons. Chi non lo ha mai provato troverà in Dragon’s Dogma 2 un architettura di accompagnamento al gioco davvero solida e ben strutturata.
Il combattimento, poi, cambia radicalmente da un personaggio all’altro: l’arciere vuole tenere le sue distanze per fare quanti più danni possibili con l’arco; il guerriero ha un approccio hack and slash solido con fendenti pesanti e combinazioni che consumano poca stamina; il ladro, invece, infligge tanti rapidi colpi, ha accesso a dei poteri elettrici e consuma tanta stamina per i suoi attacchi speciali coprendo, però, tanta distanza. La sensazione generale è stata quella di un gioco dinamico, personalizzabile e capace di divertire ma ci sono state alcune cose che ci hanno convinto di meno.
Abbiamo provato un’alpha, certo, ma a un primo impatto, a livello grafico, ci è sembrato di fare un salto indietro nel tempo non a una ma a due generazioni fa. I colori erano molto piatti e le texture molto poco rifinite in un’esperienza che, visivamente, lasciava molto a desiderare. Ci ha preoccupato leggermente anche la bassa varietà di nemici che abbiamo affrontato perché erano invariati sia nella sezione al livello 5 con l’arciere sia nelle sezioni al 15 con il guerriero e il ladro. C’erano sempre gli stessi goblin, arpie e ciclopi giganti ma Capcom promette un mondo estremamente esplorabile in cui ci auguriamo che gli avversari siano tanti e vari.
Se la qualità di un gioco si misura anche con la quantità di sorrisi che riesce a generare, allora non possiamo nascondere di aspettare con ansia la prossima opportunità che avremo per provare questo gioco. Lanciare il cadavere di un goblin contro un’arpia per abbatterla o tirare un cinghiale contro un ciclope per stordirlo ci ha divertito davvero tanto e ha alleggerito l’atmosfera del gioco rendendo ogni scontro (sempre e comunque affrontabile in modo serio e calcolato) l’opportunità per sperimentare qualcosa di ancora più folle. Non riuscite a colpire un’arpia? lanciatevi contro di lei, saltate e afferratela, vi aggrapperete ai suoi artigli per portarla a terra e riempirla di mazzate. Questa e molte altre assurdità vi aspettano in Dragon’s Dogma 2 e siamo sicuri che una buona fetta di pubblico è già in trepidante attesa, proprio come noi. Per saperne di più sul gioco, poi, vi basterà sintonizzarvi sul canale youtube di Capcom il 28 novembre alle 22 per assistere alla presentazione ufficiale.