Il nuovo picchiaduro di Bandai Namco raggiunge e supera ogni aspettativa.
Una delle previsioni che abbiamo fatto nel nostro articolo sugli esports più attesi del 2024 è stata che questo potrebbe, finalmente, essere l’anno di Project L, il piacchiaduro di Riot Games. Dopo aver passato più di 50 ore insieme al nuovo Tekken 8, però, crediamo che non sarebbe una buona idea per gli sviluppatori californiani far uscire il loro gioco lo stesso anno in cui un colosso come Tekken 8 fa il suo debutto.
Bandai Namco ha realizzato un’esperienza totale, per nuovi giocatori e per esportivi incalliti, per amanti della narrativa e per chi vuole diventare un professionista di Tekken, andando persino a trasformare la sua scena competitiva in una modalità narrativa per chi è alle prime armi. Il sistema di controlli semplificati vi farà sentire subito in grado di padroneggiare anche gli eroi più difficili e vi possiamo garantire che, raggiunto un punto critico dopo circa una dozzina di ore, vorrete disattivarli per iniziare a studiare le combo più assurde e sbloccare un nuovo modo di divertirvi con questo picchiaduro.
Se siete veterani del gioco o lo avete amato in passato e state cercando un buon momento per tornare a combattere, allora Tekken 8 non vi deluderà sotto (quasi) nessun aspetto. Se siete tra coloro che sono sempre stati incuriositi da questo universo fatto di calci, pugni e poteri sovrannaturali ma non l’avete mai provato, allora ci sono un paio di step da seguire per sbloccare tutto il potenziale di questa opera omnia.
Contrariamente a ciò che fanno la maggior parte dei videogiochi, tra cui i due piacchiaduro AAA colleghi di Tekken 8 (Street Fighter 6 e Mortal Kombat 1), la modalità storia non spiega praticamente nulla del gioco. Non c’è quasi nessun tutorial e, soprattutto, gli antefatti narrativi non vengono specificati in alcun modo lasciando chi è alle prime armi completamente spaesato. Le vicende che vedono la rivalità tra Jin Kazama e Kazuya Mishima, padre e figlio, mettere il mondo sull’orlo del chaos sono complicate e stratificate quindi prima di buttarvi in quella modalità meglio andare a cercare un lungo video di spiegazione sulla storia di Tekken fino al settimo capitolo.
Se non sapete nulla del picchiaduro Bandai, però, anche arrivare informati non basta perché a meno di non mettere la difficoltà a livello facile, un nuovo arrivato verrebbe cancellato immediatamente dai nemici controllati dal computer. A livello facile molto del pathos della storia che il gioco ha da raccontare, tuttavia, si perde perché i combattimenti sono il culmine di diverse cutscene ben realizzate e cariche di portato narrativo. Fortunatamente c’è una soluzione a tutti questi problemi: l’Arcade Quest, vero e proprio lampo di genio degli sviluppatori. Street Fighter, per insegnare a chi gioca tutti gli stili e un pochino di storia, ha deciso di mettere il giocatore nei panni di un nuovo combattente nella modalità World Tour ambientata nel mondo di gioco. Tekken 8, invece, sfonda completamente la quarta parete e, nell’Arcade quest, vi mette nei panni di un giocatore alle prime armi con Tekken che, di arcade in arcade vuole farsi largo all’interno della scena competitiva.
Comincerete in una sala giochi di quartiere per poi farvi largo tra avversari sempre più tosti e partite classificate in cui c’è in ballo un aumento di rango indispensabile per continuare il vostro viaggio. In questa modalità è possibile giocare i tutorial per qualsiasi cosa, dalle combo al nuovo Heat System, per imparare passo dopo passo tutto quello che c’é da sapere sul combattimento di Tekken 8. Se non ci avete mai giocato, non conoscete la storia e faticate con le basi, allora l’Arcade quest sarà un ottimo punto di inizio all’interno del titolo che vi spiegherà tutto quello che serve per godervi la storia e iniziare a giocare online.
Non avendo potuto giocare online una volta terminata l’arcade quest e la modalità storia (che da sole richiedono almeno una ventina di ore) ci siamo buttati nei match contro il computer per testare ogni singolo personaggio. La nostra sensazione generale di giocatori non professionisti è stata di un discreto livello di bilanciamento, senza le vette straordinarie raggiunte da Azucena in fase di beta. Solo quando arriverà nelle mani dei migliori e-atleti del settore, però, potremo capire se qualcosa, nell’Heat System o nelle combo di alcuni personaggi, necessita di un intervento aspettando il nuovo Tekken World Tour appena annunciato. Che il vostro obiettivo sia competere o meno, però, Tekken 8 è un vero e proprio generatore di epicità in tutte le sue modalità, anche quelle più assurde. Che siate giocatori solitari o abbiamo qualcuno con cui condividere il divano, questo gioco vi farà divertire, senza se e senza ma.