Mettere mano a un classico come Persona 3 è stata una mossa azzardata ma di cui siamo contenti perché, con qualche difetto, è riuscita a portare il gioco nella contemporaneità.
Persona 3 è uno dei JRPG più influenti mai realizzati che, però, giocato nel 2024 mostra evidenti segni della sua età. Per fortuna Atlus ha appena rilasciato la versione Reload, un remake che sistema alcuni degli aspetti più fastidiosi dell’originale riportando sotto i riflettori una storia fortissima che merita di essere vissuta ancora una volta.
É fondamentale dividere il pubblico di questo titolo in tre: chi ama questo capitolo della saga Persona, chi ha scoperto questo universo solo con il quinto capitolo e vorrebbe approfondirlo e chi non ha mai avuto a che fare con questa saga. Per ciascuna di questi gruppi abbiamo un consiglio diverso perché la reazione che avrete avendo esperienza di questo capolavoro dipende molto da quanto siete pronti a riceverla. Persona 3 Reload non è solo una mano di vernice su un gioco di una certa età, è anche una rivisitazione di alcune meccaniche e sezioni per portare l’esperienza nel 2024.
Nella nostra analisi ci rivolgeremo prima di tutto agli amanti del gioco originale. Il 90% della versione Reload resta identico a com’era, dove si registrano la maggior parte dei cambiamenti è nel Tartaro (il dungeon generato proceduralmente in cui i giocatori sono costretti a passare diverse ore di gioco) e nei Social Link (i processi di costruzione delle relazioni con gli NPC). La nostra critica principale a questa esperienza è che è stata troppo conservativa sia nella sua rielaborazione del Tartaro, che resta molto noioso e ripetitivo, sia nell’ostinarsi a mantenere in essere quei Social Link che non erano proprio riusciti allora e che oggi risultano quasi dolorosi da dover portare a termine.
Nella montagna di ore che serve per portare a termine questo gioco, però, questi due punti sono una goccia nel mare. Se avete amato Persona 3, la sua versione Reload non solo gli rende giustizia ma rifinisce l’interfaccia, aggiorna la colonna sonora, ricostruisce gli ambienti e, soprattutto, porta nel 2024 una delle migliori storie mai uscite dal Giappone. In ultima analisi, questo gioco è raccomandato ai fan dell’originale che lo ritroveranno leggermente svecchiato e in una veste pronta a far scuola per i prossimi 20 anni.
Se siete fan della serie Persona ma non avete mai provato il terzo capitolo, questo remake non è solo consigliato ma quasi obbligatorio per capire le origini della grandezza di questa saga. Non aspettatevi la fluidità del quinto capitolo ma preparatevi a una storia decisamente più intensa che non ha paura di affrontare a viso aperto i temi della depressione e del suicidio. Gli strati si accumulano, il tempo scorre inesorabile e vi troverete a sudare più nelle sezioni sociali che in quelle di combattimento.
Se questa saga ha un posto nel vostro cuore, però, troverete in questo capitolo molte delle fondamenta che hanno reso i sequel quello che sono e hanno portato i JRPG dove sono oggi. A livello di difficoltà, poi, vi farà piacere sapere che l’esperienza è stata ammorbidita rispetto al passato e portata al livello dei capitoli più recenti. É indubbio che questa cosa farà storcere il naso ai fan storici ma noi l’abbiamo trovata una piacevole sorpresa che ha reso l’intera esperienza più godibile e (leggermente) meno stressante.
Se non avete mai giocato a Persona, non conoscete i modi e i metodi di questa saga, ma quest’ultimo capitolo vi intriga, abbiamo un solo consiglio per voi: meglio non iniziare da qui. Persona 5 Royal ha dimostrato più e più volte di essere uno straordinario punto di ingresso in questo universo e noi siamo qui per ribadirlo. Nel quinto capitolo, lo stile di gioco, il passo narrativo, il peso delle tematiche e il modo di gestire il gameplay vengono dolcemente e gradualmente insegnati ai nuovi giocatori e noi non possiamo che raccomandarlo come punto di partenza.
Una volta completato, sarete ufficialmente dei fan (perché se vi piacciono i JRPG è impossibile non innamorarsi di Persona 5) e sarete pronti a godervi a pieno tutto ciò che Persona 3 Reload ha da offrire. Sia chiaro, non è un’esperienza ermetica ed è assolutamente possibile arrivare digiuni e godersela. Così come un buon vino è più godibile da un palato stagionato da tante degustazioni, tuttavia, così Persona 3 Reload si presenta come un’esperienza ancora più totale a chi ha già imparato a conoscere questo mondo.