Il campione europeo universitario di Clash Royale ci racconta di come si è avvicinato agli esports e le sue prospettive future.
Il giocatore italiano Ugo “Wyze” Gallo è il campione europeo universitario di Clash Royale dopo aver trionfato agli ultimi University Esports Masters, la competizione continentale che riunisce i migliori giocatori universitari di tutta Europa. Lo studente di farmacia presso l’Università degli Studi di Salerno ha dato prova di un’eccezionale padronanza dei sistemi e dei tempi del gioco e noi siamo riusciti a intervistarlo per capire il suo percorso e le sue prospettive future.
Quando hai iniziato a giocare a Clash Royale e come ti sei avvicinato al competitivo?
“Gioco a CR dal lontano 2016, da giocatore di Clash of Clans non potevo non provare il nuovo gioco Supercell! Tutto sommato ho sempre seguito il competitive, ma ho iniziato a giocare frequentemente competizioni semi-pro da metà 2022”.
Come mai ha deciso di competere negli University Esports Masters?
“Tra le varie competizioni la University Esports Masters è sicuramente una delle più interessanti, e dopo aver giocato varie edizioni a livello italiano era il momento di sfidare giocatori da altre nazioni”.
Come hai trovato la competizione?
“Come sempre il livello è stato alto, soprattutto per quanto riguarda noi italiani. Basti pensare che gli ultimi round sono stati rematch di semifinali e finali delle scorse edizioni italiane”.
Come hai coniugato la preparazione al torneo e i tuoi studi di farmacia?
“Accettando tutti i 18”.
Ora ti consideri un giocatore professionista? Perseguirai una carriera negli esports?
“Non mi considero un professionista, ma sicuramente continuerò il mio percorso nel mondo degli esports, almeno finché mi divertirò a competere e sarò motivato a migliorarmi”.
Segui la scena competitiva di Clash Royale? Cosa ne pensi e di cosa avrebbe bisogno secondo te?
“Si, seguo soprattutto la Clash Royale League. Penso che al momento il team Supercell dovrebbe ascoltare di più la community e dare maggiori incentivi ai giocatori che devono ancora affermarsi al 100%. Il prizepool esteso fino alla top 32 mensile era una buona scelta ma purtroppo questa volta non ci sarà, a differenza dell’anno scorso”.
Che consiglio daresti a chi punta a qualificarsi per la prossima edizione?
“Per qualificarsi bisogna rendersi conto di quali sono i deck con cui si ha più confidenza ed allenarsi con essi, in modo da trovarsi preparati e tranquilli a livello mentale. È importante anche studiare gli avversari per capire se rimangono nella loro confort zone o meno, ed adattarsi di conseguenza”.