L’inizio della Worldsoul Saga promette davvero bene e riporta il franchise su toni più seri.
“Vogliamo raccontare la storia più emozionante che si sia mai vista in World of Warcraft”, con queste parole Holly Longdale, vicepresidentessa ed executive producer di WoW, ha descritto l’obiettivo della Worldsoul Saga, il nuovo arco narrativo composto da tre espansioni che inizierà il prossimo autunno nello storico MMO. La prima di queste tre espansioni si chiamerà The War Within, avrà come personaggi principali Anduin e Alleria e porterà i giocatori nel sottosuolo di Azeroth dove una minaccia molto antica sta tramando per distruggere l’intero pianeta.
“Dragonflight è stata un’espansione ottimistica, gioiosa ed esplorativa, un modo per pulirsi il palato dopo Shadowlands e per prepararsi alla storia più impegnata, rischiosa e oscura di The War Within. La narrativa sarà molto più interconnessa perché dovrà essere chiara all’interno del singolo arco narrativo e insieme accompagnare i giocatori nel corso di tre espansioni”. Questa, poi, sarà la decima espansione di World of Warcraft che, a novembre, compirà 20 anni. “Il ventesimo anniversario ci pesa un po’ sulle spalle” continua Longdale, “abbiamo imparato molto dal passato di WoW ma abbiamo bisogno di innovare. La formula delle ultime tre espansioni non ci basta più: abbiamo bisogno di un ciclo più rapido di rinnovamento per andare incontro ai nostri fan”.
Le novità in arrivo con The War Within sono tante, dalla nuova zona, divisa in quattro sezioni dall’ambientazione molto variabile, al volo dinamico disponibile per tutti i mount, passando per otto nuovi dungeon, alcuni dei quali inseriti anche nella storia principale, e un sistema di talenti che i veterani ameranno moltissimo. “Alcune innovazioni di TWW vengono direttamente da WoW Classic, il ritorno di Burning Crusade ci ha messo sotto gli occhi quanto funzionavano bene alcune cose e questo ci ha fatto tornare indietro, per questo abbiamo deciso di rimettere in piedi il vecchio sistema dei talenti”.
Noi abbiamo provato la build alpha, solo dal livello 70 al 73 e solo sull’isola di Dorn, ma possiamo dire che siamo decisamente ottimisti per il futuro di questa espansione. Senza entrare troppo nello specifico e consapevoli delle molte cose che potrebbero cambiare da qui all’uscita, possiamo dire che l’esperienza ci è sembrata esattamente come dovrebbe essere: un inizio morbido con abbastanza cose nuove da sperimentare ma che punta molto sul catturare un modo di fare i videogiochi perduto nel tempo e di cui Blizzard si fa strenua portavoce.
L’isola di Dorn è il classico ambiente insulare fantasy con colline verdi e cieli azzurri e ci siamo trovati bene qui in compagnia di tre personaggi iconici: Magni, Moira e suo figlio Dagran. “Nonappena vi avventurerete nel sottosuolo” ci ha detto Maria Hamilton, Associate Design Director di WoW, “le cose cambieranno: incontrerete sia i paesaggi industriali dei nani con tutte le macchine pesanti, sia ambienti naturali ispirati ai sinkhole messicani dove la luce penetra in profondità creando ambienti vegetali e rocciosi. La caverna che abbiamo realizzato è gigantesca, c’è un grande cristallo che la illumina, ci sono le piante e persino un ciclo giorno-notte. Ci sono dei nemici-pesce che escono di notte, aeronavi e un sacco di altre cose che daranno a questi luoghi un’identità forte. Scendendo ancora di più in profondità, invece, troverete la città di Nerubian (il popolo aracnide) che abbiamo immaginato come molto oppressiva. Gli edifici sono blu scuro e viola, le piante sono molto brillanti, a indicarne la tossicità, e i palazzi sono appesi al soffitto, perché i ragni fanno così”.
All’uscita, The War Within avrà un’esperienza introduttiva che tutti i giocatori, vecchi e nuovi, vivranno insieme per la prima volta. Gli sviluppatori sanno che il gioco ha bisogno di diventare più accessibile e hanno promesso di essere al lavoro su questo fronte, ma non aspettatevi cambiamenti radicali nel prossimo futuro. “Dobbiamo migliorare molto nel modo in cui attiriamo nuovi giocatori in questo gioco” ha spiegato Hamilton. “Ci stiamo lavorando ma in The World Within l’esperienza sarà simile in termini di onboarding a Dragonflight. Nella nostra lista di cose da fare, però, c’è un intervento consistente per aiutare i nuovi giocatori sia dal punto di vista della storia sia da quello del gameplay”.
È ancora presto per dire se l’ambizioso progetto di Blizzard avrà successo. Quello che abbiamo provato promette bene, le parole delle due sviluppatrici che abbiamo intervistato ci convincono e la direzione sembra avere un chiaro percorso in mente e una grande storia da raccontare. Anche il processo di sviluppo vero e proprio è cambiato per questa espansione: “A novembre uscirà TWW con l’aggiornamento 11.0. Il 12.0 è in sviluppo mentre il 13.0 sta facendo i suoi primi passi” ha detto Longdale. “Avere la storia così ben pianificata ha molti vantaggi perché tutto ciò che creiamo deve resistere alla prova del tempo. Devono esserci tessuti connettivi tra tutto ciò che inseriamo e le interazioni devono funzionare tanto oggi quanto quando uscirà la terza espansione. Abbiamo pianificato con molto anticipo e avviato lo sviluppo parallelo: sappiamo dove vogliamo andare e che forma ha il risultato finale, per questo ci sentiamo sicuri che la continuità sarà rispettata”.