Si è tenuta in Portogallo una conferenza parlamentare in cui si è discusso di regolamentazione del settore.
Si chiama #PensarEsports e si tratta della prima conferenza parlamentare presentata alle massime istituzioni del Portogallo che mira al riconoscimento e alla regolamentazione degli esports nel paese lusitano. L’iniziativa è sostenuta dal Partito Socialista Portoghese, una delle due principali forze politiche del paese, oggi all’opposizione dopo la vittoria del partito social-democratica alle elezioni 2024.
Di cosa si è parlato
Il 2 luglio 2024, su spinta della Federazione Portoghese degli Sport Elettronici, la Fpde, si è parlato principalmente della necessità di creare un quadro normativo per il settore a livello nazionale. Si è discusso in particolare di riconoscere gli esports come attività sportive, in modo da fornire una spinta anche sull’occupazione e più in generale sull’impatto economica che tale settore può generare, oltre agli aspetti giuridici e alle implicazioni sulla salute fisica e mentale dei proplayer. All’evento hanno presenziato anche Jose Manuel Costantino, presidente del Comitato Olimpico del Portogallo, di fatto il nostro Giovanni Malagò, Vitor Pataco, presidente dell’Istituto Portoghese dello Sport e della Gioventù, e Raul Faria, responsabile del Gioco e degli Esports della Federcalcio portoghese.
Tenutosi presso l’auditorium Antonio Almeida Santos di Lisbona, l’iniziativa #PensarEsports è stata sostenuta dai parlamentari portoghesi Miguel Costa Matos e André Pinotes Batista, entrambi del partito socialista. Il secondo, in particolare, ha dichiarato al sito Esports Insider: “Tutti i grandi percorsi iniziano con un primo passo. In questo senso, la conferenza del 2 luglio passerà alla storia come un momento fondamentale per la regolamentazione degli esports in Portogallo. Promuoverà buone pratiche sanitarie, fornirà garanzie lavorative e fiscali a tutte le parti interessate e creerà un ecosistema più attraente dal punto di vista commerciale. Quando un legislatore si immerge in mari inesplorati, ha il dovere e l’obbligo di ascoltare i desideri e i problemi della comunità su cui le sue decisioni influiranno. Questo è ciò che è richiesto. È questo che, con la voce di tutti, otterremo”.
La situazione in Portogallo
Negli ultimi anni il Portogallo sta spingendo molto nella direzione di una sempre maggior consapevolezza del settore esports. Nonostante allo stato attuale manchino interventi legislativi e di sostegno economico al settore lato governativo, il gaming competitivo può essere definito in crescita grazie a investimenti privati. Nel 2022 a Lisbona è stata infatti aperta un’arena esports da 1,2 milioni di euro costruita dalla multinazionale Teleperformance. La federcalcio portoghese, invece, ha realizzato una campagna dedicata agli esports nel 2023, mentre l’emittente di stato Rtp, il corrispettivo della nostra Rai, ha un canale dedicato agli esports chiamato Rtp Arena che offre una copertura dei principali eventi.
A settembre 2024 a Lisbona arriverà anche uno dei più importanti eventi business dedicati agli esports, targato Esports Insider, l’Esi Lisbon. Oltre 1.000 professionisti del gaming, sviluppatori e creator economy si daranno appuntamento con conferenze B2b e incontri mirati per parlare del futuro del settore a livello europeo e globale. Ad aprire l’evento sarà un discorso dello stesso Batista, principale promotore degli esports in Portogallo.