Il Team Liquid conquista l’egida del The International, il mondiale di Dota 2, spezzando una maledizione che durava ormai da tempo.
Una cavalcata trionfale quella del Team Liquid che conquista il suo secondo trofeo, entrando di diritto nel club di quei pochi eletti ad aver vinto due edizioni del mondiale di Dota 2. Nonostante negli ultimi anni stia perdendo il proprio fascino, anche a causa del drastico ridimensionamento del montepremi, per anni storico e arrivato sino alla cifra monstre di 40 milioni di dollari, il The International rimane l’appuntamento più importante della stagione per tifosi e giocatori.
La scalata di Copenhagen
Ospitato alla Royale Arena di Copenhagen, per l’occasione trasformata in un circo a tema con l’ultimo eroe uscito, Ringmaster, il The International era iniziato il 4 settembre presentano un montepremi totale di poco superiore ai 2 milioni di dollari. Il Team Liquid aveva iniziato il percorso nel torneo nel Girone D, vincendo contro Aurora e Beastcoast ma perdendo contro i campioni in carica del Team Spirit. Una sconfitta indolore, considerato che i gironi sono utili esclusivamente per posizionare poi le sedici squadre qualificate nel tabellone tra upper bracket e lower bracket.
Se però i campioni in carica non sono andati poi tanto lontani, perdendo prima dai Nouns nel match di seeding e poi dagli Xtreme Gaming nel secondo turno di loser bracket, i Liquid hanno invece avuto un percorso netto e costantemente vincente. Dopo il singolo game perso nel seeding match contro i Betboom vinto 2-1, i Liquid hanno inanellato tre vittorie consecutive per 2-0 contro Xtreme Gaming, Cloud9 e Gaimin Gladiators. Gaimin che hanno avuto l’occasione di riaffrontare i Liquid nella Grand Final, perdendo ancora: questa volta in modo più roboante con un sonoro 3-0 che ha consegnato il trofeo ai Liquid. Una vittoria che, anche se in piccolo, parla pure italiano: Sergio Leoni, business analyst dell’organizzazione.