Pokémon Pocket gatcha

Abbiamo provato Pokémon Pocket e l’applicazione per giocare e collezionare le carte su smartphone riesce a sorprendere anche i veterani.

Con Pokémon GCC Pocket, The Pokémon Company è riuscita a reinventare ancora una volta il suo popolarissimo gioco di carte per un nuovo pubblico e un nuovo formato. Carte specifiche, modalità di gioco unica, focus sul collezionismo e, per la prima volta in un GCC digitale di così larga scala, scambio di carte tra i giocatori, sono solo alcuni dei pilastri di questo nuovo gioco con cui abbiamo passato un po’ di tempo per capire cosa ha da offrire.

In arrivo il 30 ottobre su iOS e Android, Pokémon Pocket sarà su un binario parallelo rispetto al Gioco di Carte Collezionabili cartaceo (e digitale su Pokémon Live), perché avrà un proprio ciclo di espansioni che contengono carte specifiche per questo gioco. Cambiano anche le meccaniche normalmente associate al collezionismo di carte: le tre versioni delle bustine che saranno disponibili al lancio, per esempio, conterranno carte diverse in base all’artwork. Questo vuol dire che aprire un pacchetto con l’illustrazione di Mewtwo non vi darà le stesse probabilità di trovare una carta (o di ottenerla in toto), di una bustina di Charizard o Pikachu.

Come funzionano le bustine in Pokémon Pocket

Pokémon Pocket darà ai suoi giocatori due bustine della prima espansione Geni Supremi al giorno, una ogni 12 ore per la precisione, ma dovrete riscattarle quotidianamente per continuare a ottenerle. Una volta arrivato a due bustine accumulate, infatti, il gioco smetterà di darvele. Visto che aprire i pacchetti e collezionare le carte è lo scopo ultimo dell’esperienza, con degli strumenti ottenibili giocando è possibile accelerare il tempo tra una bustina e l’altra. Una Pokéclessidra ridurrà l’attesa di un’ora e ci sono tanti modi di ottenerle tra cui il completamento di sfide giornaliere e settimanali.

La prima espansione, Geni Supremi, avrà più di 200 carte e ogni bustina ne conterrà cinque, un numero, fanno notare da The Pokémon Company, che potrebbe cambiare in futuro. Le carte che troverete all’interno di queste buste saranno uniche per il gioco ma alcune illustrazioni potrebbero essere familiari ai fan più attenti. Le rarità disponibili vanno da 1 a 4 diamanti per le meno rare, e da 1 a 3 stelle per le più belle e uniche.

Oltre agli effetti animati, di parallasse e ai motivi olografici, poi, faranno il loro debutto con tre stelle di rarità le carte immersive. Queste, quando ispezionate, fanno partire un video che entra nell’illustrazione della carta per rivelare animazioni ed effetti sonori.

Ogni tanto potrete ottenere nuove carte anche grazie alla Pesca Misteriosa: questa meccanica vi permetterà di scegliere tra una di cinque carte già sbustate da un altro giocatore (che non le perderà) e provare a ottenerla scegliendola tra quelle coperte a schermo. É un modo carino di andare contro le probabilità e interagirci premia con sfide e clessidre.

Collezionare le carte di Pokémon Pocket

Collezionare le carte è il punto cardine di Pokémon Pocket, per questo gli sviluppatori hanno creato raccoglitori digitali, tappetini e persino display di lusso per mettere in mostra le carte più preziose. Anche la gestione della collezione è ben fatta grazie a un database con parametri personalizzabili per vedere le carte che si possiedono o che mancano.

Ci saranno, per quando si lotta, anche bustine, monete e tappetini personalizzati ottenibili sia con le sfide, sia durante eventi speciali a tempo limitato, sia tramite un negozio di gioco. In più, grazie alla Sabbialuce, una risorsa che si ottiene giocando, sarà possibile personalizzare le proprie carte aggiungendo effetti visivi ulteriori.

Il cuore di quest’app, però, sarà la possibilità di scambiare le carte tra utenti, una funzione che non sarà disponibile al lancio ma solo più avanti. Aspettiamo con ansia questa possibilità non solo perché nell’app sono previsti i doppioni, ma perché potrebbe rivoluzionare il card-gaming in digitale avendo quel fattore di quello fisico che, al momento, nessuno è ancora riuscito a replicare.

Il nostro tempo in compagnia di quest’app è stato sufficiente per capire il suo enorme potenziale. Non solo ha una incredibile facilità di utilizzo ma riesce a divertire e a digitalizzare perfettamente il brivido dell’aprire una bustina di carte Pokémon. É persino possibile aprirla al contrario e girare ogni carta per aggiungere suspance.

Per quanto riguarda la monetizzazione, invece, dobbiamo dire che per essere un prodotto per l’universo mobile, non è troppo aggressiva. Ci è dispiaciuto, tuttavia, scoprire l’esistenza dei Pokélingotti, degli oggetti che riducono di un’ora il tempo tra un pacchetto e l’altro che vengono venduti in pacchetti di 5 al costo di un euro.

Avremmo preferito che la monetizzazione fosse fondata sull’altro elemento che costa valuta reale nel gioco: il Pass Premium. Al costo di 10 euro al mese le bustine al giorno diventano 3 (una ogni 8 ore), ci sono delle missioni premium che conferiscono ancora più materiali ed è possibile ottenere carte dall’illustrazione alternativa.

La lotta in Pokémon Pocket

In Pokémon Pocket ci saranno anche le lotte: noi le abbiamo provate e sono davvero divertenti perché sono brevi e intense. Le regolo sono molto semplificate: il mazzo è da 20 carte, le energie si generano automaticamente (una per turno), i Pokémon in panchina sono al massimo tre e niente carte premio. Mandare ko un Pokémon nemico dà un punto, mandarne ko uno -ex ne dà due, e il primo a raggiungere i tre punti vince.

Queste regole fanno sì che la costruzione del mazzo sia molto semplice tra Pokémon base, evoluzioni, strumenti e aiuti, e permettono un gameplay estremamente rapido in cui si aspetta molto poco l’avversario. Da appassionati di competizioni sogniamo già un circuito competitivo che, molto probabilmente, emergerà immediatamente dopo l’uscita con un suo metagame che cambierà con regolarità grazie all’uscita delle nuove carte.

Solo in fase di recensione e vivendoci assieme per una settimana potremo capire come sia effettivamente avere Pokémon Pocket sempre in tasca e destreggiarsi tra clessidre e timer per le varie funzioni. Dopo un’ora di gioco da completi novizi abbiamo accumulato 60 carte uniche, 144 clessidre e abbiamo raggiunto il livello 4 in un’esperienza che mai ci ha chiesto di spendere denaro per proseguire.

Ci siamo divertiti ed è bastato pochissimo per comprendere il pieno potenziale di questo prodotto che, quando uscirà il 30 ottobre, potrebbe cambiare per sempre il mondo del collezionismo in digitale.