Il piano a lungo termine per EA Sports FC è arrivare a un miliardo di utenti: il racconto nelle interviste post lancio.

EA Sports FC 25 è ufficialmente disponibile (qui trovate la nostra recensione) e per celebrarne il lancio Electronic Arts ha organizzato eventi Clubhouse in tutto il mondo. Noi siamo stati sia a quello di Milano con personalità come Candela e Vlahović, sia a quello di Madrd, dove erano presenti non una ma tre cover star: Jude Bellingham, Zinedine Zidane e la calciatrice più forte del mondo Aitana Bonmatí.

A Milano abbiamo avuto l’occasione per fare due chiacchiere con un pilastro dell’esports calcistico italiano, Diego “Crazy” Campagnani, ora nelle fila del Parma Esports come coach e content creator. “Il gioco mi piace di più rispetto all’anno scorso” ci ha detto, “soprattutto in difesa perché, non essendoci l’ampiezza difensiva, è ancora più difficile difendere. Ci sono dei buoni presupporti per arrivare ad avere un gioco ancora migliore tra qualche mese”.

L’esports, però, è anche intrattenimento e FC 25 non delude da questo punto di vista: “Quest’anno parteciperemo alla eSerie A, ci saranno tanti tornei e noi proveremo a qualificarci a tutti. EA Sta facendo bene. A livello di gameplay, poi, il gioco è cambiato tanto in fase di creazione dell’occasione da goal. Non c’è più la ‘scaletta’ per cui vai sull’esterno e rientri con R1 o R1+X (i cosiddetti driven pass ndr) e in fase difensiva non devi più raddoppiare tantissimo quindi il gioco è molto più manuale: se dovessi dare un voto ai cambiamenti direi 9/10″.

EA Sports FC 25
Jude Bellingham alla Club House di Madrid mentre sfida a un partita di Rush Eden Hazard

FC 25 ha aggiunto diverse novità importanti che aggiungono profondità al gioco e Crazy ha senza dubbio la sua preferita: “FC IQ è una cosa pazzesca, ci sono un sacco di ruoli che danno un più libertà in fatto di formazione. Io utilizzo un 4-2-2 che si trasforma in un 3-5-2 con il possesso palla. In ambito competitivo i vantaggi che si possono avere sono diversi, sta di fatto che con tutte queste aggiunte hanno raggiunto un livello molto più alto rispetto al capitolo precedente; vedremo poi come svilupperanno le altre funzioni nei prossimi anni”.

A Milano abbiamo parlato del presente con Crazy, a Madrid, invece, abbiamo avuto a disposizione James Salmon, senior marketing director di FC per parlare del futuro del gioco e di quali sono i piani di Electrinc Arts per il suo colosso calcistico. “Vogliamo un miliardo di utenti” così ha esordito Salmon, per inquadrare le ambizioni del colosso californiano.

“Vogliamo essere il futuro del fandom calcistico, la nostra missione è ispirare il mondo nel suo amore per il calcio. Il lancio di FC 25 è un passo importante in questo viaggio perché stiamo passando dal costruire un videogioco a partire dal calcio al costruire una piattaforma calcistica di cui fanno parte anche dei videogiochi. Parte di questo processo è la creazione di più esperienze con cui i fan possano interagire con il brand, con il nostro ecosistema di prodotti e con il gioco: ne fanno parte FC Futures, il nostro programma grassroots, FC Pro, il nostro circuito esportivo e tante altre cose come, banalmente l’app di EA Sports”.

EA Sports FC 25
Da sinistra: Zidane, Hazard, Bonmatí, Endrick e Bellingham

“Un parametro di cui siamo piuttosto orgogliosi è che nel primo anno di EA Sports FC i nostri fan hanno giocato per otto miliardi di ore“. Per colmare il vuoto che ancora separa l’ecosistema videoludico da quello delle partite del mondo reale, uno degli obiettivi a lungo termine di EA, Salmon ci ha spiegato che acquisire diritti tv non è ancora nei piani, ma sono già disponibili nel gioco delle funzioni che collegano in modo molto più stretto questi due mondi.

“Il fronte della nostra innovazione come marchio è quello di rendere più permeabili i confini tra il calcio reale e quello videogiocato e già quest’anno abbiamo implementato FC IQ, che fa evolvere le tattiche e le strategie come fanno i manager nei campionati; con Hypermotion, poi, prendiamo i filmati dei campionati europei e li trasformiamo in ‘skeletal data’ ovvero nei movimenti dei nostri modelli digitali”.

L’idea di creare una piattaforma capace di trattenere un numero così alto di appassionati, però, è in aperto conflitto con il modello di business di rilascio annuale di un nuovo videogioco attualmente adottato da EA. “Il nostro modo di evolverci è un qualcosa in continua discussione dal punto di vista del modello di business, del brand e di come i nostri fan hanno a che fare con i nostri prodotti. La nostra priorità è andare incontro alle necessità dei nostri fan e i dati ci dicono che il nostro modello attuale funziona perché i nostri giocatori continuano a investirci“.

Ora non resta che aspettare l’inizio delle competizioni per capire se le osservazioni di Crazy su FC 25 avranno l’impatto che lui ha predetto a livello esportivo, e attendere i prossimi annunci di EA per vedere in che modo cercheranno, con prossimi titoli o esperienze, di avvicinarsi al loro ambiziosissimo obiettivo di raggiungere un miliardo di utenti.