Ecco le parole di Martial Andre, Animation Supervisor di Fortiche Productions, che ai nostri microfoni ha raccontato i segreti dietro la seconda stagione di Arcane, la serie ispirata a League of Legends.
Di Massimiliano Dipasquale
La seconda stagione di Arcane è in arrivo su Netflix il 9 novembre con il primo atto, il 16 novembre con il secondo, e il 23 novembre con il terzo e ultimo atto. Martial Andre, Animation Supervisor di Fortiche Productions, ha condiviso con noi di Esportsmag dettagli, informazioni e sfide sul lavoro affrontato per uno dei TV show più apprezzati degli ultimi anni che si ispira a un colosso dei videogiochi come League of Legends. Ecco le sue parole.
Come hai affrontato il successo della prima stagione di Arcane nella realizzazione della seconda?
“In realtà abbiamo iniziato a lavorare alla seconda stagione ben prima dell’uscita della prima, molti mesi prima. Quando abbiamo visto il riscontro del pubblico ci siamo detti: ‘Wow, abbiamo raggiunto un pubblico enorme’. Questo è accaduto perché ci siamo concentrati sui personaggi e abbiamo adattato il videogioco in modo che anche chi non conosce la lore o il gioco possa seguire la narrazione, affezionarsi ai personaggi e rimanere coinvolto. Credo sia proprio questo il punto che ha colpito gli spettatori. Abbiamo scritto una sceneggiatura come quella di una serie live-action standard, e forse è proprio questo a renderla così accessibile a un pubblico vasto. Per noi la vera pressione durante la prima stagione era: ‘Siamo davvero in grado di farcela? Riusciremo a consegnare tutto in tempo?’ Perché è stato un lavoro immenso. Invece, nella seconda stagione, ci siamo trovati nello stesso processo ma con maggiore consapevolezza. Ovviamente, quando sono arrivati i riscontri, la pressione si è fatta sentire: sapevamo di avere una platea enorme e di dover superare i nostri stessi limiti”.
Quali sono le forze trainanti di questa seconda stagione, sia in termini di emozioni sia per quanto riguarda l’evoluzione dei personaggi?
“Se hai amato la prima stagione, apprezzerai la seconda, anche se non stiamo usando esattamente gli stessi ingredienti. Siamo fedeli alla prima stagione: i personaggi rimangono il centro della storia. Ovviamente li vedrete vivere nuove esperienze. Con il cliffhanger legato a Jinx, si creerà una forte tensione tra Piltover e Zaun, e potete immaginare cosa potrà accadere. Anche se nel trailer sembra esserci più azione, ci saranno comunque molti momenti emozionanti. La seconda stagione avrà il giusto equilibrio tra azione, emozione e intensità, creando un intrattenimento di grande impatto”.
Gli ambienti di questa stagione sembrano essere più cupi anche a Piltover. Come mai questo cambio di tono nell’universo di Arcane?
“È la storia che ci ha portati a questa evoluzione. Nella prima stagione, già dal primo all’ultimo episodio si percepisce un tono più oscuro. Seguire l’arco narrativo di Vi e Jinx è stato emotivamente intenso. Vi combatte per riavere sua sorella, dopo essere stata in prigione per anni, ma la trova cambiata. Riuscirà a ricostruire quel legame? E poi Jinx compie un’azione che cambierà le sorti di Piltover e Zaun. Con una tensione simile, era inevitabile che il tono diventasse più cupo”.
Quali lezioni importanti ha appreso Fortiche durante la realizzazione di queste due stagioni?
“Arcane ha contribuito a costruire l’identità di Fortiche, che da studio di 10 persone è cresciuto fino a diventare una realtà con 450 dipendenti. Abbiamo dovuto ampliare gli uffici e creare una struttura per gestire progetti di questa portata, organizzando pipeline e team in modo nuovo. Ogni reparto ha acquisito una struttura solida e Arcane è stato una sfida continua: ciò che non riuscivamo a fare nell’episodio 1 è diventato possibile nell’episodio 4 e così via. Immaginate cosa siamo riusciti a portare negli ultimi episodi della seconda stagione”.
Ultima domanda: quanto si gioca a League of Legends in studio? E tu giochi?
“Abbiamo molti fan del gioco in studio, persone che partecipano ai Worlds. Sono loro a portarci i retroscena di ogni personaggio e i dettagli della lore. È un ciclo virtuoso che arricchisce la produzione e a volte organizzano dei tornei tra di loro. C’è un ottimo equilibrio tra chi gioca e chi no, ognuno contribuisce in qualche modo”.