“Vogliamo essere la mecca degli esports“. E’ l’auspicio degli amministratori di Kanazawa, capitale della prefettura di Ishikawa, sulla costa centrale del Giappone. Una città di quasi 500 mila abitanti che, come tante, deve fare i conti con la “fuga” dei giovani in metropoli più fiorenti.
Sono in molti, infatti, a lasciare la propria città natia per trasferirsi a Tokyo in cerca di successo e così il governo cittadino ha deciso di investire 4,5 milioni di yen (poco più di 36 mila euro) per trasformare la città, appunto, nella “mecca degli esports“. Un progetto ambizioso, al momento con pochissimi fondi, che passa attraverso incontri e convegni che gli amministratori locali stanno organizzando a Kanazawa. Ad agosto la città ospiterà alcuni esperti del settore per capire anche come poter partire nella creazione di una vera e propria industria legata al videogioco competitivo. Un’iniziativa che è rimbalzata sui principali mezzi d’informazione locali e che al momento vede coinvolte anche università, aziende e cittadini.
L’obiettivo principale, come ovvio che fosse, è quello di ospitare eventi live di esports, partendo da due titoli che in Giappone spopolano come “Puyo Puyo” e “Winning Eleven” (titolo giapponese di Pes). “Ci piacerebbe creare un ambiente in cui i giovani possano interfacciarsi con nuovi segmenti di business attraverso l’esports“, ha detto una fonte ufficiale del municipio.