Fra le lingue del nuovo sito della League of Legends European Championship non c’è l’italiano, i commenti degli addetti ai lavori.
La League of Legends European Championship, il torneo che “sostituirà” le Eu Lcs dalla prossima stagione, non conosce l’italiano. Tra tutte le lingue in cui è tradotto (e consultabile) il sito ufficiale, ci sono l’inglese, il francese, il tedesco, lo spagnolo, il polacco e il turco, ma non c’è l’italiano. Non certo perché gli organizzatori snobbano o disprezzano l’Italia, ma solo perché questa è, attualmente, la cifra degli eSports nel nostro Paese. Veniamo dopo tutti i Paesi le cui lingue sono elencate qui sopra, e forse dopo qualche altro ancora, basti pensare ai Paesi scandinavi e all’area Benelux, ad esempio.
L’OPINIONE DEGLI ADDETTI AI LAVORI – Il primo a esprimersi è stato il famoso “eSportmaestro”,
Filippo “Pedriny” Pedrini, che sia su Twitter che su Instagram si lascia andare a un commento laconico quanto cristallino: “Capisci che c’è ancora tanta strada da fare quanto il sito della nuova lega europea di #LeagueOfLegends è tradotto in tutte le lingue tranne l’italiano”. Per niente sorpreso invece
Luca Pagano, Ceo del Team Qlash, una delle principali organizzazioni italiane: “Posso dirvi che non sono affatto stupito? – commenta – Io concordo in pieno con Pedriny, gli eSports in Italia sono agli esordi, e hanno ancora molta da crescere per vederci competitivi e riconosciuti al di fuori dello stivale. Andiamo cauti, come spesso con le cose nuove in Italia, ma sono sicuro che qualcosa si sta già muovendo nella giusta direzione”. La terza voce è quella di uno dei
caster più conosciuti, Alberto “Herc” Pahle: “Non è una scoperta di oggi. Se per Riot fare una traduzione in italiano è un costo che non vale la pena di sostenere non lo fanno, e non c’è nulla di scandaloso”. Nessuno scandalo, infatti, ma soltanto un termine di paragone per il fenomeno eSports italiano: ancora non vale come Francia, Germania, Spagna, Polonia o Turchia.
IL NUOVO CAMPIONATO LEC – Intanto si sa che il nuovo campionato Lec, nato appunto dalla ceneri delle Eu Lcs, partirà il 12 gennaio prossimo, con l’importazione anche in Europa del sistema a franchigie adottato in Cina e negli Usa, che consentirà una suddivisione dei ricavi tra l’ente organizzatore, tra Riot Esports, e i team partecipanti. Tra i dieci partecipanti vediamo confermati i campioni in carica del Team Fnatic, i G2 Esports, i Vitality (del “nostro” Daniele “Jiizuke” Di Mauro), gli Schalke 04, i Misfits (forti del colpo di mercato “Gorilla”, direttamente dalla Corea) e gli Spylce. Con loro i Rogue e gli ExceL, gli SK Gaming e gli Origen. La competizione non parla italiano, ma di sicuro ci sarà da divertirsi.