Se non bastava la prima battuta infelice, ieri Al Bano ha pure rincarato la dose. Dopo essersi detto sicuro che “l’uomo ha distrutto i dinosauri, figuriamoci se non distrugge il coronavirus”, ieri il famoso cantante di Cellino San Marco, a Un Giorno da Pecora con Geppi Cucciari e Giorgio Lauro ha illustrato più chiaramente il suo pensiero: “L’uomo esiste ancora? Sì. I dinosauri esistono? No. E allora chi ha vinto?”.
Alle poche parole che già lo avevano trasformato in meme, Al Bano Carrisi oggi ne ha aggiunte altre, spiegando l’origine della sua convinzione: “vent’anni fa andai al museo di Storia Naturale di New York, dove vidi alcune immagini, come quelle dei meteoriti che 65 milioni di anni fa caddero sullo Yucatan. Ma fecero quel che fecero sullo Yucatan. In Puglia mi risulta che ci siano stati dinosauri ma di meteoriti non c’è n’è memoria”.
Dopo uscite del genere poteva passarla liscia? No, infatti ecco il videogame, che vede uno stilizzato Al Bano scatenare l’ugola contro i dinosauri. Una grafica anni Ottanta, un audio che vagamente ricorda i vocalizzi che hanno reso celebre il cantante, e il videogame è fatto. Chi volesse tornare indietro di 65 milioni di anni tra triceratopi e stegosauri e tirannosauri trova il giochetto qui.
Nell’epoca in cui tutto può finire inglobato dalla gamification ecco dunque l’ennesimo episodio reale che si trasforma in parodia videoludica. Qualche settimana va è accaduto addirittura alla pandemia da coronavirus di venire esorcizzata all’interno di un ironico videogame, Fak3, che abbiamo raccontato qui, che ha raccolto tutte le fake news legate al virus che si sono diffuse in rete nell’ultimo periodo.