L’ondata di proteste scaturita dal caso George Floyd, l’uomo afroamericano che ha perso la vita a Minneapolis, Minnesota, in seguito ad un arresto da parte della polizia, ha coinvolto anche il mondo degli esports.
Negli ultimi giorni, case di sviluppo, pro player, team, influencer e altre personalità collegate agli esports hanno espresso la propria solidarietà attraverso i social, unendosi alla causa che ha inevitabilmente toccato milioni di persone nel mondo.
EA Sports ha annunciato che la presentazione di Madden NFL 21 sarà posticipata, proprio per concentrarsi su questo tema delicato. Come riportato da una dichiarazione ufficiale di EA Sports: “Supportiamo la comunità afroamericana/nera di cui fanno parte amici, giocatori, colleghi e soci. La nostra attenzione si volge ora verso le azioni che possiamo intraprendere per cambiare il pregiudizio che affligge la nostra nazione e il nostro mondo”.
Stesso pensiero di Riot Games, che ha rilasciato un tweet ufficiale in merito all’argomento
— Riot Games (@riotgames) May 31, 2020
La piattaforma di streaming Twitch ha espresso la sua solidarietà attraverso un comunicato ufficiale: “Le persone di colore hanno sofferto sotto il peso oppressivo del razzismo in America, non possiamo rimanere in silenzio ignorando il loro dolore. Vi chiediamo di unirvi e di supportare la causa che sia tramite il vostro tempo, talento o denaro. Non permettiamo che l’ingiustizia ci impedisca di creare una migliore comunità in futuro”.
Team esports come 100Thieves, Cloud9, Dignitas, Evil Geniuses, FlyQuest, Golden Guardians, Immortals, Team SoloMid, Team Liquid, eUnited, Rogue, Faze Clan e tanti altri hanno mostrato impegno e solidarietà, unendosi alla causa.
Influencer e content creator, tra cui spicca Tyler “Ninja” Blevins, ha invitato i suoi follower a prestare attenzione al corso degli eventi, sospendendo anche le sue attività da streamer.
Tomorrow, I will be participating in #BlackOutTuesday and will not be streaming or posting on any social media platforms. No distractions from what is happening in the United States.
— Ninja (@Ninja) June 2, 2020
Una situazione globale che dunque coinvolge anche l’universo esports, che indubbiamente risponde all’appello, schierandosi in prima linea per combattere razzismo ed ingiustizia.